Avessimo la comprensione del cagionarci, eviteremmo ogni filautia, qualsiasi pericolo tra le isteresi di un amore per sé stessi e uno filantropico, recidendo ogni legame, ogni processo, ogni gamma di attenzioni rimarchevoli dell'uomo e dei suoi paradossi esistenziali votati al tradimento. "Tradire" è la parola d'ordine; dalla Bibbia al mercimonio, da Caino alle religioni, il tradimento è la più realistica forma di deposizione e di sedimentazione umana.

L'uomo è la più alta forma di tradimento, dacché se ne abbia memoria. L'esegesi delle vicende bibliche, soprattutto veterotestamentarie, non è che un reiterarne la questione, in fieri: l'uomo tradisce costantemente Dio, Dio tradisce l'uomo, lo attacca, quasi lo annienta ma l'uomo non può che ripetersi in quest'atto.